domenica 8 agosto 2010

La felicità è ORA

"Quando eravamo giovani, eravamo programmati per l'infelicità. Ci insegnavano che per essere felici bisogna avere denaro, successo, un partner di bell'aspetto, un buon lavoro, amicizia, spiritualità, Dio, e chi più ne ha più ne metta.
Se non avete queste cose, ci dicevano, non potete essere felici.
Ora, questo io lo definisco un vincolo.
Un vincolo è per me la convinzione che senza qualcosa non si possa essere felici.
Una volta che si è convinti di questo - e la cosa penetra nel nostro subcosciente, fissandosi nelle radici del nostro essere - si è finiti.
...
Ascoltate questa storia patetica, la vostra storia, la mia, quella di tutti:
<< Finchè non avrò quest'oggetto ( denaro, amicizia, qualsiasi cosa ) non sarò felice.
Devo combattere per ottenerlo e una volta che l'avrò dovrò combattere per tenerlo.Sarà molto emozionante per un pò.
Oh, sono così emozionato, ce l'ho!
>>. Ma quanto dura?
Qualche minuto, qualche giorno al più.
Quando finalmente avrete la vostra auto nuova di zecca, quanto dura l'emozione? Fino a quando non verrà minacciato il vostro prossimo vincolo.
La verità, quando si parla di emozioni, è che dopo un pò ci si stanca di un'emozione. Mi dicevano che la preghiera era la cosa più importante; mi dicevano che Dio era la cosa più importante; mi dicevano che l'amicizia era la cosa più importante.
E non sapendo in realtà cosa fosse la preghiera, cosa fosse Dio, cosa fosse l'amicizia, ne traevo grandi benefici.
Ma dopo un pò sopravveniva la noia, la noia della preghiera, di Dio, dell'amicizia. Non è patetico?
...
Esiste una sola via d'uscita, ed è quella di venire deprogrammati!
E come si fa?
Si diventa consapevoli del fatto che si è programmati.
Non si può cambiare con uno sforzo di volontà; non si può cambiare attraverso degli ideali; non si può cambiare assumendo nuove abitudini. Il comportamento magari cambierebbe, ma voi no. L'unico mezzo per cambiare è la consapevolezza e la comprensione.
Quando vedrete una pietra come una pietra e un pezzo di carta come un pezzo di carta, non penserete più che la pietra sia un prezioso diamante e il pezzo di carta sia un assegno da un miliardo di dollari. Quando lo capite, cambiate. Nel vostro tentativo di cambiare non c'è più violenza. Altrimenti, quello che definite cambiamento non è altro che un tentativo di risistemare i mobili. Il comportamento è cambiato, ma non siete cambiati voi."

-Anthony de Mello, Messaggio per un'aquila che si crede un pollo-